Training Autogeno (TA): cos’è, a cosa serve, quando utilizzarlo

D.ssa Daniela Drago
psicologa e psicoterapeuta

Il Training Autogeno (TA) è una tecnica di rilassamento ideata dallo psichiatra e neurologo Heimlich Schultz che è servita negli anni successivi come base di partenza per altre tecniche corporee.
È un metodo di autorilassamento attraverso la concentrazione mentale per alleviare tensioni sia psichiche che corporee finalizzato anche al recupero energetico, ad eliminare ansia, insonnia, stress e utilizzato per aumentare le prestazioni psicofisiche in ogni settore.
Il termine stesso della tecnica ci indica l’obiettivo:

- Training allenamento graduale con serie di esercizi di concentrazione passiva in sequenza progressiva che va rispettata e che porta a modificazioni sempre più consistenti.
- Autogeno vuol dire nasce da se, si genera da se.

Questa tecnica si basa sul principio che la psiche può indurre modificazioni nello stato corporeo: il pensiero riesce a mobilitare il sistema neurovegetativo nella sua dimensione parasimpatica (rilassante).
Non si utilizza audio ma si impara una sequenza da utilizzare nei momenti in cui ne abbiamo bisogno o per aumentare il benessere. L’idea è aiutare le persone ad acquisire una pratica che possano poi utilizzare da soli per rilassarsi o stare meglio.
Una volta che la persona lo sa utilizzare ed è costante nell’allenamento bastano 10 minuti per staccare la presa, rilassarsi e liberare il corpo dalle tensioni accumulate. Questa tecnica si impara attraverso percorsi individuali o per piccoli gruppi che possono iniziare in qualsiasi momento dell’anno.

Trattamenti estetici in terapia oncologica per una migliore qualità di vita del paziente.

Katrin Gelmi
estetista Apeo

IL’ estetista Apeo e’ una figura professionale formata , che ha conseguito l’arrestato a livello europeo di specialista in estetica oncologica, fa parte dell albo privativo Apeo e ogni anno segue dei corsi di aggiornamento obbligatori per poter continuare a far parte dell’associazione. L obiettivo dell estetica oncologica è permettere il proseguo delle terapie al paziente con trattamenti mirati che siano di supporto alla pelle ad ogni stadio della malattia .
Si possono effettuare manicure pedicure trattamenti viso e corpo e massaggi, laddove non compaiano lesioni patologiche . I protocolli sono stati studiati da personale medico e sanitario del settore, e oltre a migliorare lo stato fisico della persona in terapia e la sua qualità di vita nella quotidianità , ne migliorano anche lo stato mentale e psicologico.

Nutrire il corpo e la mente

Dott.ssa Elena Graziadei
Maestra di pilates e Counsellor Centrato sulla Persona

Nutrire il corpo e la mente vuol dire parlare ad entrambi nel loro linguaggio: attraverso il movimento e con le parole.Ogni giorno nel mio lavoro con le persone (ciascuna diversa dall’altra) accosto gli elementi fondamentali di Contrology (il metodo ideato da Joseph Pilates), quali la precisione, la fluidità e la consapevolezza, ai principi fondamentali dell’Approccio Centrato sulla Persona di Carl Rogers, quali l’empatia, l’accettazione positiva incondizionata e l’autenticità.

Negli anni ho imparato molto sul “magico” potere di parlare al corpo, di vedere tensioni, dolori e insicurezze gradualmente dissolversi per lasciare le persone più serene, leggere ed in equilibrio. Quando il dolore si dissolve, quando ci sentiamo più sicuri nel camminare per strada, nel muoverci nello spazio ed affrontare le nostre giornate, nel lavorare o affrontare le sfide della vita (dalla nascita alla morte di persone a noi care), semplicemente nel “sentire” il nostro corpo come qualcosa in cui siamo presenti e in dialogo, allora riusciamo ad essere in equilibrio in altri aspetti della vita.
Quindi parlerei di congruenza, fra quello che sentiamo del nostro corpo, di come stiamo in esso, e di come ci presentiamo con esso agli altri.

Nel breve incontro del 16 marzo ho cercato di coinvolgere i partecipanti innanzitutto rompendo alcuni schemi: abbiamo disposto le sedie in circolo, ci siamo tolti le scarpe ed abbiamo iniziato ad … ascoltare i nostri piedi. Poi ho dedicato alcuni movimenti alle braccia, al collo e alla parte toracica, così importanti per le donne che hanno incontrato una chirurgia al seno o altre terapie locali. Ed infine, in piedi e guardandoci in viso ho invitato a sentire l’unità e la forza del nostro corpo, così indissolubili per la nostra serenità mentale.

Per saperne di più www.naturalmentepilates.it